Oltre 6,5 miliardi di m² prodotti ogni anno in Italia, pari a 3,7 milioni di tonnellate. Una diffusione e un impiego impensabili quando fu inventato e brevettato a metà del 1800. Stiamo parlando del cartone ondulato, un materiale insostituibile nella logica dell’economia moderna. “Fatto di carta”, ma tutt’altro che fragile, il cartone ondulato, in costante evoluzione qualitativa sia nelle prestazioni che nei servizi offerti, è sempre stato e continua ad essere un protagonista della nostra quotidianità.
Prodotto dinamico per eccellenza e di grande attualità, sempre al passo con le rinnovate esigenze del mercato, il cartone ondulato, nella sua struttura più semplice, è costituito da due superfici di carta (copertine) che racchiudono una carta ondulata (onda). I vari elementi vengono tra loro accoppiati mediante un collante di origine vegetale.
Tipologie del cartone ondulato:
– Cartone ad una sola onda, detto anche cartone semplice, costituito da due copertine piane ed un’onda interna
– Cartone a doppia onda, più comunemente anche se impropriamente detto “triplo”, costituito da tre copertine piane e due superfici ondulate.
Fondamentale la funzione delle onde, veri pilastri portanti che conferiscono resistenza e robustezza, ammortizzando, nel contempo, gli urti provenienti dall’esterno. Trasformato in imballaggio, il cartone ondulato diventa un contenitore robusto, ideale per raggruppare, trasportare e proteggere.
Un prodotto naturale al 100%, che dalla natura proviene e alla natura ritorna in un processo senza soste.